Passando dalla sala di un agriturismo in campagna prima, a un appartamento poi, il centro ha inaugurato la sede attuale, uno spazio di 110 mq., nell’ottobre del 2014.
Uno spazio nel quale fin dall’ingresso, con il gesto di togliersi le scarpe (in India l’atto di togliersi le scarpe, portatrici di impurità è considerato segno di rispetto verso il luogo nel quale si entra e verso la persona che ospita), si è invitati ad abbandonare momentaneamente, a lasciare all’ingresso, tutto ciò che è stato fino a quel momento della giornata.
Spesso viviamo in una condizione in cui l’attenzione è proiettata verso tutto ciò che sta al di fuori di noi, entrare e togliere le scarpe ha anche il senso di compiere un gesto consapevole e iniziare così a invertire la direzione dell’ascolto dentro di noi… l’essenza di ciò che poi si proverà a praticare in sala.
Nel centro Yoga vengono proposti due differenti tipi di insegnamenti, quelli riferiti alla tradizione di Nil Hahoutoff e dei suoi allievi diretti Claudio Conte e Patrick Tomatis, e quello di Sri Sri Sri Satchidananda Yogi, lo Yogi silente di Madras e del suo allievo diretto Walter Thirak Ruta; questo luogo nasce anche con l’intenzione di voler consegnare, idealmente, una casa, uno spazio fisico ed energetico a questi insegnanti, maestri e alla loro tradizione di insegnamento e che con esse si possa identificare.
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